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ATEX

Che cosa è l’Atex

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DVR ATEX

 

ATEX” è l’acronimo di “ATmosphere EXplosive”, ovvero atmosfera esplosiva.

Una atmosfera esplosiva è una miscela infiammabile allo stato di gas, vapori, nebbie o combustibili in stato pulverulento con aria o comburente, in determinate condizioni atmosferiche nelle quali, con l’innesco, la combustione si propaga alla miscela infiammabile.

Affinchè si formi un’atmosfera potenzialmente esplosiva, la sostanza infiammabile e/o combustibile deve essere presente in una determinata concentrazione; se la concentrazione è troppo bassa (miscela povera) o troppo alta (miscela ricca)si ha una scarsa tendenza alla formazione di una esplosione ma si può produrre una reazione di combustione, se non addirittura nessuna reazione.

L’esplosione può avvenire pertanto solo in presenza di una sorgente di innesco e quando la concentrazione è all’interna del campo di esplodibilità in massa o volume delle sostanze, compreso tra il limite minimo (LEL) e massimo (UEL). I limiti di esplodibilità dipendono dalla pressione dell’ambiente e dalla percentuale di comburente presente in atmosfrera.

Direttive Atex

L’Unione Europea, nell’ambito del rischio dovuto alla presenza di atmosfere potenzialmente esplosive, ha adottato due direttive di carattere Europeo in materia di salute e sicurezza, note come ATEX 2014/34/UE (anche ATEX 114) e ATEX 99/92/CE (anche ATEX 137 ora ATEX 153).

L’Unione Europea, nell’ambito del rischio dovuto alla presenza di atmosfere potenzialmente esplosive, ha adottato due direttive di carattere Europeo in materia di salute e sicurezza, note come ATEX 2014/34/UE (anche ATEX 114) e ATEX 99/92/CE (anche ATEX 137 ora ATEX 153).

La direttiva ATEX 99/92/CE invece definisce i requisiti minimi in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro con presenza di atmosfere potenzialmente esplosive; in particolare li suddivide in zone, in funzione della probabilitàdi presenza di atmosfera esplosiva e specifica i criteri in base ai quali i prodotti vengono scelti all’interno di dette zone.

La direttiva ATEX 2014/34/UE èstata recepita in Italia con DLgs 85 del 19 Maggio 2016 e si applica ai prodotti messi in commercio e/o in servizio dal 20 Aprile 2016. La direttiva ATEX 99/92/CE èstata recepita in Italia con DLgs 233/03, entrato in vigore il 10 Settembre 2003. Il successivo DLgs 81/08 del 9 Aprile 2008 (in particolare il titolo XI- Protezione da atmosfere esplosive) e il suo aggiornamento (DLgs 106/2009 del 3/08/09, in vigore dal 20 Agosto) hanno poi superato il DLgs 233/03. Nella figura èriportata una schematizzazione delle Direttive ATEX e la loro correlazione.

atex

Classificazione dei Prodotti

La direttiva include i materiali di superficie e di miniera, in quanto il pericolo, le misure di protezione e i metodi di prova sono simili per entrambi i materiali; la prima distinzione èeffettuata con la suddivisione in due gruppi:

  • gruppo I: prodotti da utilizzarsi in miniere grisutose;

  • gruppo II: apparecchiature destinate all’utilizzo in superficie.

La Direttiva 2014/34/UE classifica i prodotti in categorie, in relazione al livello di protezione e in funzione del grado di pericolositàdell’ambiente dove questi saranno inseriti.

PRODOTTI DI GRUPPO I

I prodotti di miniera sono suddivisi in 2 categorie:

categoria M1: apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un livello di protezione molto elevato;

categoria M2: apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un livello di protezione elevato; devono poter essere messi fuori tensione in presenza del gas.

PRODOTTI DI GRUPPO II

Per gli apparecchi di superficie (gruppo II) esistono 3 categorie, in funzione del livello di protezione (zona di utilizzo); le categorie sono individuate dal numero 1, 2, 3 seguito dalla lettera G (Gas) oppure D (Dust).

  • categoria 1: apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un livello di protezione molto elevato;

  • categoria 2: apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un livello di protezione elevato;

  • categoria 3: apparecchi o sistemi di protezione che garantiscono un livello di protezione normale.

Categoria dei Prodotti

Certificazione prodotto presso NB

Certificazione prodotto presso NB

Autocertificazione

Dichiarazione conformità e istruzioni d’uso

M1

SI

SI

NO

SI

M2

SI

SI

NO

SI

1G

SI

SI

NO

SI

1D

SI

SI

NO

SI

2G

SI

SI

NO

SI

2D

SI

SI

NO

SI

3G

Facoltativa

NO

SI

SI

3D

Facoltativa

NO

SI

SI

 

Classificazione Aree

La classificazione delle aree pericolose viene effettuata seguendo le raccomandazioni suggerite dalle EN 1127-1, EN 60079-10-1 (gas-Ex) e EN 60079-10-2 (polveri-Ex), le quali prevedono la suddivisione delle aree pericolose in tre zone, funzione della frequenza e del tempo di presenza della sostanza eplosiva.

Zone

Dichiarazione conformità e istruzioni d’uso

Zona 0

Un’area in cui sono presenti atmosfere esplosive in continuazione o per lunghi periodi.

Zona 1

Un’area in cui possono essere presenti atmosfere esplosive, durante le normali operazioni.

Zona 2

Un’area in cui possono essere presenti atmosfere esplosive, ma solo in casi poco frequenti o per brevi periodi.

Classificazione Temperatura: Gas e Vapori

La classificazione delle miscele esplosive gas/aria può avvenire anche tramite contatto con superfici calde. Per questo le costruzioni elettriche poste in area pericolosa devono essere classificate anche in base alla massima temperatura superficiale sviluppata, sia in condizioni di funzionamento che di eventuale guasto.

 

Classe Temperatura

Massima temperatura superficiale delle apparecchiature

Temperatura di accensione

T1

450°C

> 450°C

T2

300°C

> 300°C

T3

200°C

> 200°C

T4

135°C

> 135°C

T5

100°C

> 100°C

T6

85°C

> 85°C

 

Metodi di Protezione

Stabilito che una miscela pericolosa può essere presente in condizioni ordinarie di funzionamento dell’impianto o occasionalmente, è possibile prevenire il pericolo di un’esplosione utilizzando tecniche di protezione diverse.

  • Tecnica di Contenimento (es. a prova di esplosione)

  • Tecnica di Segregazione (es. incapsulamento)

  • Tecnica di Prevenzione (es. Sicurezza Intrinseca)

GAS

Principio

Denominazione

Marcatura

Norme Applicabili

Categoria Apparecchiatura

Zone Installazione

CONTENIMENTO

Prova d’esplosione

Ex da, db, dc

EN60079-1

2

0-1-2

SEGREGAZIONE

Pressurizzazione

Ex px, py, pz

EN60079-2

2

1-2

SEGREGAZIONE

Incapsulamento

Ex ma, mb, mc

EN60079-18

 1 2

0-1-2 1-2

SEGREGAZIONE

Riempimento in sabbia

Ex q, qb

EN60079-5

2

1-2

SEGREGAZIONE

Immersione in olio

Ex ob, oc

EN60079-6

2

1-2

PREVENZIONE

Sicurezza Aumentata

Ex eb, ec

EN60079-7

2

1-2

PREVENZIONE

Sicurezza Intrinseca

Ex ia, ib, ic

EN60079-11

1 2

0-1-2 1-2

TUTTI

Semplificato

Ex n/A/C/R

EN60079-15

3

2











POLVERI

Principio

Denominazione

Marcatura

Norme Applicabili

Categoria Apparecchiatura

Zone Installazione

SEGREGAZIONE

Tenuta alla polvere

Ex ta, tb, tc

EN60079-31

1, 2, 3

20-21-22

SEGREGAZIONE

Pressurizzazione

Ex px, py, pz

EN60079-2

2, 3

20-21-22

SEGREGAZIONE

Incapsulamento

Ex ma, mb, mc

EN60079-18

1, 2, 3

20-21-22

PREVENZIONE

Sicurezza Intrinseca

Ex ia, ib, ic

EN60079-11

1, 2, 3

20-21-22

Marcatura

II 2G Ex mb IIC T6, II 2D Ex mb IIIC T80°C: capire questa codifica può non essere così facile. Ma questa combinazione di lettere e numeri è un esempio tipico della marcatura di equipaggiamenti elettrici, e contiene importanti informazioni. La decodifica di questa marcatura può essere scaricata cliccando nel pulsante qua sotto. Fra le altre cose, offre informazioni riguardanti le zone Ex in cui possono essere usati i dispositivi.

Sono indicate le categorie degli equipaggiamenti, come pure i gruppi, la temperatura massima di superficie, il metodo di protezione e l’ente notificato che ha testato il dispositivo.

Facendo riferimento alla categoria e gruppo dell’equipaggiamento, l’utente può visionare in quale zona Ex può essere usato il dispositivo.

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